La storia del Terrazzo alla Veneziana
Il pavimento in Terrazzo alla Veneziana trae origine dalle antiche realizzazioni delle civiltà Greche dove si usava costruire pavimentazioni composte da un acciottolato semplice, impreziosito successivamente da elementi decorativi.
Sassolini diversi per colori e composizioni, cementati insieme con calce e argilla, furono riproposti anche in età romana e piano piano vennero sostituiti da veri e propri frammenti di porfidi e marmi colorati.
Un'ulteriore evoluzione fu rappresentata dall'uso di materiali tagliati in piccole "tessere" atte a formare i primi Mosaici che risalgono soprattutto al periodo Paleo-Cristiano e Bizantino.
Grazie all'operato di artigiani friulani e veneti, nonostante le distruzioni provocate dalle invasioni barbariche, si è riusciti a tramandare questo antico manufatto chiamandolo il "battuto".
In Veneto, specialmente a Venezia, trova la sua massima espansione grazie allo sviluppo dei trasporti via acqua che permisero l'utilizzo di marmi provenienti dall'estero e dai colli Veronesi e Vicentini. I maestri terrazzieri arrivano a considerare il pavimento come un abito per un sarto e arricchiscono con preziosi decori, le già meravigliose superfici, inserendo materiali eterogenei quali le murine, la madreperla e le monete d'oro. Il Terrazzo alla Veneziana si raffina a tal punto da raggiungere un elevatissimo livello artistico.
La Danilo Ballaustra riprende la tradizione del pregiato e tipico Terrazzo alla Veneziana, riuscendo a conservare la peculiarità di un manufatto artigianale con "velleità artistiche", che permette di creare vere e proprie opere d'arte.
Studiando nuove tecniche di realizzazione del Terrazzo alla Veneziana è in grado di proporre alla sua clientela un Terrazzo ricco di nuove sfaccettature e maggiori possibilità di impiego idonee ad ogni progetto e location.